Ad Otranto una cava dai colori verde smeraldo del laghetto e rosso fuoco delle rocce.
La cava di Bauxite, situata nei pressi del Faro di Punta Palascia e del Monte Sant’Angelo, è assolutissimamente uno dei luoghi da visitare in Salento.
Si trova ad 1,5 km dal centro di Otranto e offre uno scenario insolito e suggestivo che vi lascerà a bocca aperta. Il contrasto cromatico dato dal verde smeraldo del laghetto e il rosso fuoco delle rocce è una meraviglia per gli occhi. Raggiungendo la cava poco prima del tramonto potrete godervi un gioco di luci spettacolare e cimentarvi in scatti fotografici degni dei migliori professionisti.
Dal 1940 sino al 1976 questa cava di Bauxite era fonte di sostentamento di tanti salentini.
Il materiale estratto dalla cava (ricco di ossidi di alluminio e ferro), veniva portato a Porto Marghera e utilizzato per l’estrazione di alluminio.
Sul finire degli anni ’70 però, a causa degli alti costi estrattivi del minerale, il giacimento è stato dimesso.
Le conseguenti infiltrazioni di acqua in una delle falde del sottosuolo hanno così originato all’interno del cratere un laghetto artificiale di un colore verde brillante.
La vegetazione di varie piante palustri che circondano la cava, alleggerisce il color ruggine cangiante dovuto alla presenza di residui di bauxite.
Farete un viaggio in una location non presente in molte guide turistiche, perché celata delle stradine che la circondano. Vi immergerete in un panorama dalle tinte acquarello che sembra provenire da molto lontano, come trovarvi in un batter d’occhio in un canyon americano. Qui la natura ha ripreso possesso della zona; ed ha suscitato grande interesse nel mondo accademico, testimonianza che a volte lavoro dell’uomo e ricrescita naturalistica possono fondersi.
Come arrivare
Partendo da Otranto, e più precisamente dal porto, prendete la SP 369 sino allo svincolo successivo alle indicazioni per Santa Cesarea Terme.
Dalla provinciale imboccate una stradina sterrata a sinistra che vi porterà sino alla cava. Mentre ci si avvicina bisogna fare molta attenzione perché non ci sono restrizioni e messe in sicurezza.
Giunti sul posto è possibile visitare anche la Torre del Serpente che un tempo era un faro, ed è oggi il simbolo di Otranto. Dalla Torre si può ammirare il mare, e in alcuni giorni si possono vedere anche le terre della lontana Albania.